Psicologia e Osteopatia unite per il raggiungimento del benessere psico-fisico
Rivolto a chi vive stati ansiosi, stressanti, talvolta di panico questo training nasce con l’intento di unire le tecniche psicologiche e le pratiche osteopatiche in un protocollo che permette di agire a più livelli per ottenere un miglioramento nello stato generale di benessere.
Introduzione al Corso | gratuito |
Corso “Fai un Bel Respiro” |
Da cosa nasce la collaborazione tra Psicologia ed Osteopatia?
Alla base c’è l’idea che psicologia e osteopatia siano discipline strettamente correlate quando si parla di disturbi fisici che hanno alla base problematiche personali legate a situazioni di stress, tensioni, conflitti interiori o traumi; per questo, lavorando sul corpo, si possono liberare esperienze negative che ci attanagliano e si traducono in dolore cervicale, pressione sul torace, reflusso gastro-esofageo.
In alcune persone potrebbe essere predominante il malessere psicologico, in altre quello fisico: questo approccio integrato di psicologia e osteopatia favorirà il ristabilirsi dell’equilibrio e del benessere globale, in un vissuto di sollievo psico-fisico.
Come si articola il training?
Il training prevede 4 incontri esperienziali di gruppo condotti dalla Dr.ssa Laura Staroccia, con cadenza settimanale e di 2 sedute di osteopatia individuale.
Durante le sedute osteopatiche tenute dal Dr. Davide Michienzi, verranno utilizzate tecniche manuali specifiche in base alla problematica presentata dal paziente, così da ristabilire l’adeguato movimento e, quindi, il funzionamento del diaframma.
Gli incontri di gruppo con la dr.ssa Laura Staroccia, ognuno della durata di 1 ora e 30, invece, prevederanno attività di carattere esperienziale volte a facilitare lo sviluppo di risorse personali e strategie di fronteggiamento tramite l’acquisizione di tecniche di rilassamento.
I partecipanti sono chiamati a condividere col gruppo l’esperienza soggettiva legata agli episodi di ansia o attacco di panico, ma è importante specificare che durante gli incontri non sono previsti momenti di psicoterapia, in cui affrontare tematiche di natura personale o familiare.
Mentre l’obiettivo è di acquisire strumenti utili per la gestione dell’ansia e del panico, in particolare sperimentare in prima persona strategie e tecniche di meditazione del respiro di derivazione Mindfulness, da poter replicare anche autonomamente
Su quali principi si basa il progetto del training?
Negli stati ansiosi, la respirazione avviene principalmente nella parte alta del torace, impegnando solo la porzione superiore dei nostri polmoni, che è la meno capiente. Per questo l’aria sembra mancare, aumenta la frequenza respiratoria, si inizia ad iperventilare (immettere troppo ossigeno).
Le persone, a questo punto, cominciano a preoccuparsi della loro respirazione affannosa, peggiorando i sintomi di ansia e panico e irrigidendo ulteriormente i muscoli nell’area del diaframma. La conseguenza è che altri muscoli accessori (cervicali, lombari) si affaticano eccessivamente, nel tentativo di compensare il blocco diaframmatico.
Il diaframma è considerato uno dei motori dell’organismo, ma talvolta può essere vittima delle disfunzioni osteopatiche, strutturali, viscerali e neurovegetative, le quali possono influenzare negativamente il suo funzionamento.
Alla luce di ciò, questo training si pone l’obiettivo di rieducare la respirazione soggettiva attraverso le tecniche di rilassamento e di meditazione di derivazione Mindfulness e grazie alle manipolazioni osteopatiche, che mirano a ristabilire l’adeguata mobilità del diaframma.
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